IL PIEDE PIATTO NEL BAMBINO
Il piede piatto flessibile del bambino è bilaterale ed è contraddistinto dall’assenza dell’arco plantare durante l’appoggio del piede al terreno, l’arco però riprende la sua forma normale quando il bambino si porta in punta di piedi. Questa deformità risulta spesso asintomatica e non interferisce con una normale deambulazione o con l’attività sportiva. Il piede piatto del bambino è spesso considerato per tale motivo una variante anatomica più che una vera e propria patologia, in quanto i muscoli e le articolazioni trovano un loro equilibrio e funzionano in maniera del tutto normale nella maggior parte dei casi. In alcuni casi tuttavia, in età adolescenziale, il ragazzo può iniziare ad accusare dolori al piede, per i quali è bene consultare uno specialista ortopedico.
- Sintomi
Il piede piatto nel bambino raramente comporta dolori o limitazioni. Qualora ciò accada il bambino può lamentare un fastidio nella parte interna del piede, in particolare sotto la caviglia o a livello dell’arco plantare, che può in alcuni casi associarsi all’attività sportiva prolungata.
- Cause
Nel bambino il piede piatto è presente dalla nascita e si presenta in due forme principali. La più frequente è il piede piatto flessibile, tuttavia in un numero ristretto di casi vi è il riscontro di una forma di piede piatto rigido, associato a una fusione tra due ossa del piede denominata "sinostosi" o "coalizione tarsale".
- Diagnosi
- Il piede piatto flessibile è caratterizzato da una deformità che si evidenzia durante l’appoggio in stazione eretta ma che scompare quando il bambino si mette in punta di piedi. A tale evidenza può associarsi una deviazione laterale (valgo) del calcagno e dell’avampiede (abduzione).
- Le articolazioni del piede e della caviglia mostrano una mobilità del tutto normale.
- Può essere presente una ridotta dorsiflessione della caviglia dovuta a una retrazione dei muscoli posteriori della gamba o del tendine d’achille.
- È importante anche valutare il consumo delle suole nelle calzature del bambino, che può essere più evidente sulla parte interna.
- Per una diagnosi più accurata e per eseguire determinate misurazioni, l’ortopedico potrebbe richiedere delle radiografie in carico di entrambi i piedi. In caso di piede piatto rigido potrebbe essere necessario anche un esame TC per valutare eventuali sinostosi.
- Opzioni di trattamento
E' importante sottolineare come il trattamento nel piede piatto pediatrico sia da riservare solamente alle forme sintomatiche, in quanto fino agli 8 anni è da considerarsi fisiologico, e successivamente va solamente controllato nel corso degli anni per valutarne evoluzione ed eventuale comparsa di sintomi. In caso di piede piatto sintomatico inizialmente il trattamento è spesso conservativo (non chirurgico).
- Esercizi quotidiani di stretching sono molto utili in caso di retrazione del tendine d’achille o dei muscoli posteriori della gamba.
- È importante non negare al bambino/adolescente le comuni attività, anche di carattere sportivo, che contribuiscono invece ad un corretto sviluppo della forma del piede.
- L’utilizzo dei plantari è indicato solamente in casi selezionati, in quanto studi scientifici hanno dimostrato la mancata efficacia di questi presidi nel correggere le deformità del piede piatto del bambino. Gli unici benefici sono un sollievo da sintomi persistenti e un miglioramento del consumo delle calzature. Essi devono necessariamente essere realizzati previo calco della forma del piede o valutazione dell’appoggio su pedana baropodometrica.
Il trattamento chirurgico verrà indicato nelle forme più gravi o dove i sintomi persistano nonostante il trattamento conservativo. In tali casi è possibile intervenire con tecniche mininvasive quando la diagnosi venga formulata precocemente, in una fascia d’età compresa tra i 8 e i 13 anni. Tali trattamenti mininvasivi consistono nell’impianto di particolari viti chiamate “endortesi” all’interno del piede del bambino attraverso una piccola incisione inferiore al cm. Esse inducono uno stimolo propriocettivo che consente nel tempo un miglioramento dei sintomi associato ad un’efficace correzione della deformità del piede piatto. Queste piccole viti sono realizzate in titanio, materiale biologicamente inerte che solo in rari casi può causare fastidi che richiedano una rimozione a circa 12 mesi dall’intervento. Quando si associa una retrazione del tendine d’achille può essere indicata anche una procedura chirurgica mininvasiva di allungamento. L'intervento chirurgico può essere effettuato in centri abilitati alla chirurgia pediatrica e prevede un regime di day surgery o una notte di ricovero e tempi di recupero di circa 4 settimane.
Nel caso in cui la diagnosi o la comparsa dei sintomi sia successiva ai 14 anni, possono essere indicate altre tipologie di intervento che correggano la deformità associata al piede piatto attraverso osteotomie per riallineare i segmenti ossei associate a procedure sui tendini (transfer tendinei), come avviene nel piede piatto dell'adulto.
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