IL TRATTAMENTO CHIRURGICO DELL'INFIAMMAZIONE DEL TENDINE D'ACHILLE
Trattamento chirurgico
La chirurgia dovrebbe essere considerata per guarire una tendinite d'Achille solo se il dolore non migliora dopo 6 mesi di trattamento non chirurgico. Il particolare tipo di chirurgia dipende dal tipo di tendinite e dall'entità del danno al tendine.
Allungamento del Gastrocnemio: Quest'intervento chirurgico consiste nell'allungare uno dei due muscoli che compongono il polpaccio per aumentare il movimento della caviglia. La procedura può essere eseguita con una tradizionale incisione aperta o con un'incisione più piccola e un endoscopio uno strumento che contiene una piccola telecamera.
Tassi di complicazioni per questo intervento sono bassi, ma possono includere danni ai nervi. Questo intervento può essere eseguito con o senza debridement, che è la rimozione del tessuto danneggiato.
Debridement e riparazione (quando il tendine ha un danno inferiore al 50 %): lo scopo di questa operazione è quello di rimuovere la parte danneggiata del tendine di Achille. Una volta che la porzione malsana del tendine è stato rimossa, il tendine rimanente viene riparato con suture o punti per completare la riparazione.
Nelle tendiniti inserzionali, viene rimosso anche lo sperone osseo. La riparazione del tendine in questi casi può richiedere l'uso di ancore di metallo o di plastica per aiutare a mantenere fissato il tendine di Achille al calcagno, dove si inserisce. Dopo il debridement e la riparazione, la maggior parte dei pazienti possono camminare con un tutore tipo walker oppure un gesso per 2 settimane, anche se questo periodo dipende dall'entità di danno al tendine.
Debridement con trasferimento del tendine (danno superiore al 50 %): nel caso in cui più del 50 % del tendine di Achille non è sano e richiede la rimozione, la porzione restante del tendine non è abbastanza forte per funzionare da sola. Per evitare che il tendine restante si rompa con l'attività, viene eseguito il trasferimento di un altro tendine sul tendine di Achille. Il tendine flessore lungo dell'alluce viene spostato sul calcagno per aggiungere forza al tendine danneggiato. Nonostante il trasferimento, l'alluce sarà ancora in grado di muoversi e la maggior parte dei pazienti non noteranno un cambiamento nel modo di camminare o di correre.
Asportazione dell'apofisi calcaneare negli esiti di Haglund: questa può essere fatta per via endoscopica cioé attraverso due piccole incisioni e l'utilizzo di microcamere e strumenti miniaturizzati. In genere dà ottimi risultati con un basso impatto chirurgico e rischi molto contenuti (guarda figura in basso).
Recupero
La maggior parte dei pazienti hanno buoni risultati in seguito all'intervento chirurgico. Il principale fattore che influenzerà il recupero in seguito all'intervento chirurgico è la quantità di danno del tendine. Maggiore è la quantità di tendine coinvolto dal danno dell'infiammazione, più lungo sarà il periodo di recupero e meno probabilità esisteranno che un paziente sia in grado di tornare all'attività sportiva preferita. La fisioterapia è una parte molto importante del recupero. Molti pazienti necessiteranno anche di 12 mesi di riabilitazione prima di guarire completamente. A seconda dell'entità del danno al tendine, alcuni pazienti potrebbero non essere più in grado di tornare a sport competitivi o alla corsa.
Complicazioni
Le complicanze in seguito ad intervento chirurgico per tendinite dell'Achille sono rare ma comunque esistono e comprendono:
Dolore: dopo un intervento chirurgico, dolore da moderato a forte si osserva nel 20% al 30% dei pazienti ed è la complicanza più comune.
Danni ai nervi (in particolare il Nervo Surale un nervo sensitivo che se lesionato durante l'intervento provoca fastidiose aree di insensibilitá al piede).
Formazione di trombi nelle vene, coaguli di sangue che se si staccano possono arrivare al polmone causando embolie. Dopo l'intervento chirurgico vi verranno prescritti farmaci per diluire il sangue e ridurre il rischio di questa complicanza.
Infezione: nelle procedure chirurgiche open cioè quelle che prevedono una lunga incisione posteriore, può verificarsi un'infezione della ferita chirurgica (molto più probabile nei pazienti diabetici) e l'infezione è molto difficile da trattare in questa posizione. Nei casi in cui la ferita chirurgica infetta crei una apertura della cicatrice molto ampia si può dover ricorrere alla chirurgia plastica ricostruttiva per coprirla con lembi di tessuto prelevati da altre zone del corpo.
Non dovete sottoporvi all'intervento se prima non avete ben compreso i rischi e le complicanze connesse all'intervento chirurgico stesso. Parlatene con il vostro ortopedico e con il vostro medico di famiglia prima di prendere decisioni.
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