La Protesi all'anca o al ginocchio: domande frequenti
L'obiettivo del trattamento ortopedico di tipo protesico, cioè di sostituire la vostra anca o il vostro ginocchio con un impianto protesico artificiale è quello di alleviare il dolore e di ripristinare la funzione della vostra articolazione malata. Nella pianificazione di questa cura chirurgica dunque, il vostro ortopedico prenderà in considerazione molte cose, tra cui la vostra età, la vostra salute generale, il vostro livello di attività e cosa vi aspettate dall'intervento chirurgico. Se i metodi di trattamento non chirurgici, come ad esempio i farmaci, le infiltrazioni e la fisioterapia, non hanno avuto successo allora in tal caso si può iniziare a prendere in considerazione l'idea di sostituire la vostra anca o il vostro ginocchio con una protesi.
Il nostro team vi fornirà tutte le informazioni per aiutarvi a prepararvi per la chirurgia. Il seguente elenco di domande e risposte può aiutarvi nelle vostre discussioni con il vostro ortopedico prima della chirurgia.
Quali sono le principali e/o più frequenti complicanze della chirurgia protesica all'anca e al ginocchio?
La protesi all'anca o al ginocchio è un intervento il cui tasso di complicanze è molto basso ma comunque bisogna mettere in preventivo che, anche se molto raramente, qualcosa potrebbe non andare per il verso giusto. Le più temibili complicanze oltre a quelle di tipo anestesiologico e la trombosi delle vene, rischi comuni a tutti gli interventi agli arti inferiori, sono: l'infezione, la frattura periprotesica, specifico per la protesi di anca la lussazione dell'impianto e per la protesi di ginocchio la rigidità cioè la difficoltà ad estendere o a flettere il ginocchio. Queste sono complicanze che si verificano in circa l'1-2% degli interventi ma quando accadono talvolta comportano la necessità di una nuovo intervento chirurgico per risolvere il problema. Un cenno sulla frattura periprotesica: l'osso attorno alla protesi è più vulnerabile alla frattura rispetto al normale, motivo per cui limitare attività a rischio di cadute o farle dopo adeguata preparazione muscolare (evitando comunque categoricamente attività sportive ad alto impatto come ad esempio il calcio o lo sci su piste impegnative), per i più anziani attrezzare la casa con percorsi sicuri e per tutti, una dieta sana, aiutano a prevenire questa complicanza.
L'abilità e l'esperienza del chirurgo ortopedico è più importante del dispositivo che mi verrà impiantato?
È buona norma informarsi prima di farsi operare sull'esperienza del centro a cui ci si affida per quel tipo di intervento, quanti impianti vengono eseguiti l'anno e con quali tecniche e che tipo di impianto e i materiali con cui è fabbricato l'impianto protesico scelto dal vostro chirurgo. Ad esempio per la protesi all'anca le superfici di scorrimento possono essere fatte di ceramica, plastica o metallo. Quando si sceglie di farsi impiantare una protesi metallo-metallo come quelle dette di rivestimento che alcuni ortopedici scelgono soprattutto per i giovani, bisogna sapere che forse esistono rischi di accumulo tossici provenienti dai prodotti di usura derivati dal suo utilizzo, rischi che non esistono con certezza quando ci si fa impiantare una protesi il cui accoppiamento tribologico è fatto di plastica o ceramica (leggi articolo completo su questo argomento cliccando qui). In particolare nelle protesi di ginocchio invece è fondamentale dire al proprio ortopedico se si è allergici ai metalli, in quel caso sará utilizzato uno speciale impianto rivestito di materiale anallergico. È ovvio comunque, che più vi è esperienza più il rischio di complicazioni è basso. Nel nostro centro si eseguono circa 250 impianti l'anno.
Mi può fornire informazioni sui risultati e sui tassi di complicazione?
La protesica è uno degli interventi più riusciti di tutta la medicina. Nel mondo vengono eseguiti centinaia di migliaia di impianti protesici ogni anno. La percentuale di soddisfazione varia tra l'80 ed il 90% un pò più alta per l'anca che per il ginocchio che comunque resta elevatissima. La percentuale di complicazioni varia tra l'1 ed il 2% di tutti gli interventi eseguiti e comprendono complicanze come l'infezione, la lussazione della protesi e protesi dolorose il cui motivo non sempre si riesce a capire.
Se decidi di non fare l'intervento chirurgico, qual è il rischio?
Non esiste un rischio specifico quando si decide di non farsi operare per un'artrosi all'anca o al ginocchio. Il rischio è che con il tempo il dolore peggiori ma dal punto di vista chirurgico la difficoltà dell'intervento resta pressoché invariata, quindi la percentuale di complicazioni chirurgiche relative alla difficoltà tecnica dell'operazione, nell'eventualità che decidiate di fare l'intrevento più tardi, non varia. L'unica considerazione è che probabilmente eseguire questo intervento quando si diventa troppo anziani, le condizioni generali potrebbero peggiorare, aumentando di fatto alcuni rischi collegati allo stress dell'intervento. Meglio cioè eseguire questo intervento quando la salute è relativamente buona che quando si hanno problemi ad esempio al cuore o ai polmoni, o il diabete. Il consiglio comunque è di effettuare l'intervento chirurgico di Protesi articolare quando la qualità della vita è diventata poco dignitosa a causa del problema al ginocchio o all'anca senza aspettare che diventi invivibile però. Nel senso che se siete giovani e il vostro problema vi limita la gioia di vivere la quotidianità, il discorso è che o riuscite ad aspettare fino al 65simo anno di età laddove con ragionevoli probabilità potreste fare un solo impianto per tutta la vita, oppure se ritenete che il 65simo anno di età sia troppo lontano da raggiungere con il vostro dolore allora il consiglio è non aspettare perché comunque il rischio di subire nell'arco della vita un secondo intervento di revisione per sostituire una della componenti esisterebbe comunque, quindi meglio godersi la gioventù senza dolori.
Quanto dolore mi posso aspettare, e come sarà gestito in ospedale?
Al ritorno a letto dalla sala operatoria appena l'arto operato sarà sensibile avvertirete un dolore abbastanza intenso ma sopportabile che però durerà poche ore perché viene subito gestito con dispositivi antalgici che nel giro di poco faranno effetto. La notte dell'intervento in genere è abbastanza agevole, dal giorno dopo il dolore intenso è completamente superato, inizierete però a gestire qualche problema solo con la fisioterapia e la stazione eretta.
Quanto dura una protesi all'anca o al ginocchio, e cosa posso fare per farla durare più a lungo possibile?
In media una protesi all'anca o al ginocchio dura una quindicina di anni. Ci sono persone che nel mondo hanno il loro impianto da più di 30 anni, ma comunque quando si decide di affrontare questo intervento chirurgico bisogna mettere in preventivo che in un lasso di tempo medio di circa 15 anni con ogni probabilità bisognerà sottoporsi ad un altro intervento detto di "revisione" cioè di sostituzione di una o più componenti usurate della protesi, intervento più complesso e rischioso del primo intervento. Le protesi sono componenti meccaniche che anche se tecnologicamente molto sofisticate nella forma e nei materiali si comportano come un qualsiasi altro pezzo di ricambio in commercio come ad esempio gli ammortizzatori o gli pneumatici delle automobili e come tale con il tempo soprattutto se molto utilizzati si usurano e smettono di funzionare. Va da sé che se vi mantenete magri, e se usate il vostro impianto con giudizio facendo una vita certamente attiva ma non eccedendo nelle attività soprattutto quelle sportive, sconsigliando categoricamente quindi sport ad elevato impatto come il calcio, e praticandone altri ma con moderazione cioè senza eccedere, come il tennis, lo sci o la bicicletta, la protesi si usura più lentamente nel tempo e quindi dura di più. Assolutamente consentiti le lunghe camminate, il nuoto o il ballo attività spesso richiesta degli anziani attivi.
Quali sono i pro e i contro della chirurgia mini-invasiva (mini-incisione)? Davvero fa una differenza significativa nel risultato, o si prendono rischi inutili?
La chirurgia Mini-Invasiva in protesica ha i vantaggi sicuramente estetici perché si riducono le dimensione della incisione della pelle, e dei vantaggi significativi sul dolore post-operatorio e sui tempi iniziali di recupero perché non si tagliano i muscoli che con le altre tecniche invece in parte venono sezionati e riparati. Lo svantaggio è che è una chirurgia complessa quindi fatta da mani poco esperte ci si espone a rischi di malposizionamento degli impianti e a durata più lunga dell'intervento chirurgico. Il consiglio quindi è di affidarsi a centri dove questa chirurgia Mini-Invasiva viene fatta di routine.
Che cosa sarò in grado di fare/non fare dopo aver sostituito la mia articolazione con una protesi?
Quando tutto è andato per il verso giusto e la possibilità che questo succeda soprattutto dopo una protesi all'anca supera l'87% quindi molto alta, sarete in grado di fare tutto e vi sembrerà di non essere mai stati operati. La vostra anca o il vostro ginocchio torneranno a funzionare perfettamente e senza dolore. In caso di protesi all'anca è buona norma non sedersi su sedie particolarmente basse o su una turca ad esempio o di non accavallare le gambe in senso estremo ma per il resto potete eseguire senza problemi tutti gli altri movimenti. In caso di protesi al ginocchio talvolta non sarete in grado di piegare al massimo il ginocchio e questo dipenderà molto da quanto il vostro ginocchio si piegava prima dell'intervento, ma in genere non vi impedirà di fare la vostra vita senza problemi. In entrambi i casi poi vi verrà sconsigliato come già detto, di eccedere nelle attività sportive per far durare al massimo il vostro impianto.
Avrò bisogno di fisioterapia dopo l'intervento chirurgico?
Dopo una protesi all'anca ma soprattutto al ginocchio, la fisioterapia è fondamentale per un buona risultato finale. Deve essere fatta da personale esperto e qualificato e per almeno 2-3 mesi tutti i giorni. Presso il nostro ospedale la prima parte della fisioterapia potrà essere eseguita direttamente nel nostro reparto attrezzato perfettamente con due palestre e personale dedicato e altamente qualificato.
Per quanto tempo sarò in ospedale?
In genere il ricovero per la fase acuta dopo una protesi totale all'anca o al ginocchio è di 6-7 giorni, dopo però per chi sceglie di eseguire la fisioterapia da noi il ricovero si prolungherà fino al 15°/20° giorno, e tornerete a casa quando sarete in grado di fare le scale e provvedere senza aiuti familiari alle vostre attività quotidiane.
Sarò in grado di contattare un medico dopo l'intervento chirurgico, se ho una domanda o un problema?
Assolutamente si, nell'area contatti del nostro sito troverete tutti i racapiti per contattare reparto e medici cliccando qui.
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