TRATTAMENTO DEL CONFLITTO FEMORO ACETABOLARE
Quando l'intervento sul conflitto femoro acetabolare è consigliato?
Ci sono diversi motivi per cui il vostro ortopedico può consigliarvi questo tipo di procedura:
- Avete dolore all'anca anche se non molto severo, da poco tempo (mesi) che non passa a seguito di riposo, farmaci antidolorifici, fisioterapie, infiltrazioni.
- Il quadro radiografico e di Risonanza Magnetica mostra un Conflitto Femoro-Acetabolare.
- Sono state escluse accuratamente tutte le altre possibili cause del suo dolore all'anca (addominali, urologiche, ginecologiche, reumatiche, endocrinologiche ma anche ortopediche in cui non vi sia indicazione all'intervento chirurgico: displasia, necrosi etc.)
- La vostra articolazione mostra una distanza minima di 2 mm tra la testa del femore e l'acetabolo (l'osso del bacino) alle radiografie, e non mostra deformazioni artrosiche severe.
- Avete ben compreso che questa chirurgia è un tentativo Mini-Invasivo a basso rischio per risolvere il vostro problema e soprattutto per tardare o annullare il rischio di farsi impiantare una protesi all'anca nel futuro.
L'artroscopia d'anca è l'intervento giusto per voi?
La decisione di sottoporvi ad intervento di artroscopia d'anca deve essere una decisione presa di comune accordo tra voi, la vostra famiglia, il vostro Medico curante ed il Chirurgo ortopedico scelto. Non esiste un limite di età per sottoporsi ad intervento di artroscopia dell'anca anche se questo tipo di procedura è rivolta essenzialemte ai giovani sportivi con un dolore all'anca che non dura da tanto tempo e che non mostrano segni di degenerazione articolare avanzati. Il Chirurgo ortopedico farà una valutazione approfondita per determinare se nel vostro caso si può trarre beneficio da questo tipo di Chirurgia.
Candidati per la chirurgia di artroscopia dell'anca
Il candidato ideale è un paziente ben informato, giovane di età compresa tra i 20 ed i 40 anni, sportivo con un dolore all'anca di recente insorgenza (mesi), con una diagnosi di certezza di conflitto femoro-acetabolare, con l'articolazione non ancora danneggiata dall'artrosi e in assenza di segni di displasia delle anche o vizi di rotazione del femore, non in forte sovrappeso. Anche se la letteratura ha dimostrato che questa chirurgia in casi selezionati può dare risultati in persone non più sportive, adulte ed anziane.
Descrizione dell'intervento chirurgico
Sarete posizionati su un lettino speciale con entrambi gli arti in trazione per consentire all'articolazione dell'anca di aprirsi sufficientemente per potervi lavorare al suo interno. A questo punto sarà utilizzato un basso quantitativo di radiazioni mediante un amplificatore di Brillanza per valutare il punto esatto di ingresso degli strumenti nell'anca. Saranno esguiti due, tre piccoli fori sulla pelle della lunghezza di massimo 1 cm per inserire una telecamera e strumenti miniaturizzati nell'articolazione e procedere con il lavoro di rimodellamento delle superfici osteocartilaginee in eccesso ed eventuali riparazioni o ricostruzioni del labbro acetabolare e per quanto possibile della cartilagine articolare
La tua chirurgia
È molto probabile che entrerete in ospedale il giorno prima del vostro intervento.
Anestesia
Durante il prericovero sarete valutati da un Medico del team di anestesia. I più comuni tipi di anestesia sono anestesia generale (dormirete) o spinale con blocco del nervo (sarete svegli, ma il vostro corpo è insensibile dalla vita in giù). Il team di anestesia determinerà quale tipo di anestesia sarà meglio per voi. In genere si preferisce l'anestesia generale per controllare meglio la pressione sanguigna durante l'intervento il chè aiuta il Chirurgo nella procedura.
Procedura
La tecnica chirurgica più comunemente utilizzata è la chirurgia artroscopica. L'artroscopio è un piccolo tubo in fibra ottica che viene utilizzato per visualizzare e operare all'interno dell'articolazione. Una telecamera è collegata alla lente sull'estremità esterna dell'artroscopio. La telecamera proietta l'immagine all'interno dell'anca su uno schermo televisivo accanto al chirurgo. Il chirurgo in realtà guarda lo schermo TV (non l'anca), mentre muove l'artroscopio in zone diverse all'interno dell'articolazione dell'anca. L'artroscopio viene introdotto all'interno dell'articolazione attraverso un piccola incisione della cute di circa 1 cm, attraverso poi una seconda incisione vengono introdotti altri strumenti miniaturizzati per eseguire il lavoro.
La procedura chirurgica richiede in media circa 2-3 ore. Il Chirurgo ortopedico rimuoverà la porzione eccedente di osso dalla testa del femore a dell'acetabolo che genera il conflitto, riparerà o ricostruirà il labbro aetabolare (mediante un prelievo di vostro tessuto dalla coscia attraverso un'alteriore piccola incisione di circa 5 cm) se danneggiato (clicca qui per leggere l'articolo completo sulle lesioni del labbro acetabolare), eseguirà microfratture nella zona di osso scoperta di cartilagine per favorire la formazione di nuovo tessuto cartilagineo e quindi in alcuni casi ricucirà il buco creato nella capsula che ha consentito l'ingresso degli strumenti in articolazione.
Esempio di osteoplastica del collo del femore
Esempio di riparazione del labbro acetabolare
- Guarda il video artroscopico del trattamento del conflitto tipo CAM
- Guarda il video artroscopico del trattamento del conflitto tipo PINCER
Il vostro soggiorno in ospedale
È molto probabile che resterete in ospedale solo per 3-4 giorni.
Gestione del dolore
Dopo l'intervento chirurgico, avvertirete un dolore non eccessivo, ma il Chirurgo e gli infermieri somministreranno farmaci per farvi sentire nel modo più confortevole possibile. La gestione del dolore è una parte importante della vostra guarigione. La deambulazione e il movimento dell'anca inizierà subito dopo l'intervento chirurgico, appena si sente meno dolore, si inizierà a muoversi presto e questo aiuterà a riprendere le forze in modo più rapido.
Prevenzione dei coaguli di sangue (Trombosi Venosa Profonda -TVP-)
Il Chirurgo ortopedico può prescrivere uno o più misure per prevenire i coaguli di sangue e diminuire il gonfiore delle gambe. Questi possono includere calze elastiche vascolari a compressione graduale, e fluidificanti del sangue.
Subito dopo l'intervento chirurgico saranno incoraggiati il movimento del piede, della caviglia e del ginocchio per aumentare il flusso di sangue nei muscoli delle gambe e quindi per aiutare a prevenire il gonfiore delle gambe e la formazione di coaguli di sangue.
Fisiotearpia
Sarà utilizzata una macchina per il movimento passivo continuo per aiutare a prevenire la rigidità post-operatoria del ginocchio nel primo periodo postoperatorio. Il dispositivo chiamato Kinetec, inoltre, riduce il gonfiore delle gambe, solleva la gamba e migliora la circolazione sanguigna muovendo i muscoli della gamba. In alcuni casi si chiederà di farvi indossare un tutore da anca che limiterà alcuni movimenti per 15 giorni per proteggere la riparazione del labbro acetabolare e la riparazione della capsula.
La vostra degenza durerà 3-4 giorni dopodichè andrete a casa e sarete in grado di deambulare con due stampelle con poco dolore e inizierete subito il percorso riabilitativo seguendo minuziosamente il protocollo che trovate nel nostro sito cliccando qui.
La vostra convalescenza a casa
Il successo del vostro intervento chirurgico dipenderà in gran parte da come si seguono le istruzioni del vostro Chirurgo ortopedico a casa durante le prime settimane dopo l'intervento chirurgico.
La cura delle ferite chirurgiche
Avrete due o tre punti di sutura sulla regione anteriore e laterale della vostra anca. I punti saranno rimossi circa 10-12 giorni dopo l'intervento chirurgico.
Evitare di immergere le ferite in acqua fino a quando non sono completamente chiuse ed asciutte.
Dieta
Una certa perdita di appetito è comune per alcune settimane dopo l'intervento chirurgico. Una dieta equilibrata è importante per aiutare la ferita a guarire e ristabilire la forza muscolare.
Attività
L'esercizio fisico è una componente critica di assistenza domiciliare, in particolare durante le prime settimane dopo l'intervento chirurgico. Dovreste essere in grado di riprendere le attività più normali della vita quotidiana nel giro di 15-18 giorni dopo l'intervento chirurgico. Qualche dolore durante l'attività e di notte è comune per alcune settimane dopo l'intervento chirurgico.
Il tuo programma di attività dovrebbe includere:
- Un programma graduale di deambulazione per aumentare lentamente la vostra mobilità, inizialmente in casa e poi fuori.
- Riprendere le altre attività domestiche normali, come sedersi, alzarsi in piedi, e salire le scale.
- Esercizi specifici più volte al giorno per ripristinare la circolazione e rafforzare l'anca. Probabilmente sarete in grado di eseguire gli esercizi del protocollo riabilitativo senza aiuto, ma l'aiuto di un fisioterapista in casa o in un centro di riabilitazione le prime settimane dopo l'intervento chirurgico è molto utile.
Quando vi verrà concesso di guidare la macchina?
È molto probabile che sarete in grado di riprendere la guida della macchina quando la vostra anca si piegherà sufficientemente, tanto da consentirvi di entrare e di sedervi comodamente in auto, e quando il vostro controllo muscolare fornisce il tempo di reazione adeguato per la frenata e l'accelerazione. La maggior parte delle persone riprenderà la guida dopo circa 3-4 settimane dall'intervento chirurgico.
Se tutto è andato per il meglio ci si può aspettare di riprendere l'attività sportiva dopo circa 5-6 mesi dall'intervento chirurgico.
Risultati dell'artroscopia dell'anca
Come è diversa la vostra anca dopo l'intervento chirurgico?
Gli obiettivi dell'artroscopia dell'anca sono la scomparsa del dolore, il miglioramento del movimento, la ripresa dell'attività che si svolgevano prima che comparisse il dolore e allontanare dalla propria vita lo spauracchio di doversi sottoporre ad un intervento di protesi all'anca.
Come già detto in precedenza questo però è possibile e succede solo:
- Nei casi accuratamente selezionati cioè quando sono stati eseguiti tutti i test specifici, l'indicazione è stata valutata accurtamente ed è corretta.
- In pazienti che non hanno già purtoppo sviluppato gravi danni alle cartilagini della proria anca.
- Quando dalla comparsa dei sintomi alla visita con l'Ortopedico non è trascorso moltissimo tempo.
- Quando la chirurgia nonostante la sua complessità è stata eseguita correttamente ed è andata a buon fine.
- I risultati talvolta sono molto lenti da raggiungere, paradossalmente più di una Protesi all'anca. Può capitare che la completa scomparsa dei sintomi giunga anche a distanza di 1 anno dall'intervento chirurgico.
Bisogna quindi ricordare che sottoporsi a questo intervento chirurgico a tutt'oggi è solo un tentativo anche se ormai ben documentato e dalle ottime prospettive, una meravigliosa chance che, se non dovesse sortire effetti benefici, non dovrebbe in alcun modo peggiorare lo stato di fatto preesistente alla vostra chirurgia e che non vi impedirà in futuro di sottoporvi ad intervento di protesi all'anca che farete sempre in tempo ad eseguire.
Avete decideso di sottoporvi all'intervento chirurgico di artroscopia dell'anca?
Aspettative realistiche
Un fattore importante nel decidere se sottoporsi o meno ad intervento chirurgico di artroscopia dell'anca è capire cosa questa procedura può e cosa non può fare.
A causa della giovanissima età di questa tecnica chirurgica purtroppo non abbiamo a disposizione lunghissimi follow up per fornirvi indicazioni realistiche sull'efficacia a lungo termine di questa procedura. In linea di massima quando l'indicazione è corretta ed in particolar modo se la vostra anca non ha gravi problemi di cartilagine e quindi non ha ancora subito un processo avanzato di degenerazione artrosica, le aspettative di successo sono molto promettenti. In questi casi ci si può aspettare di eliminare completamente il dolore per cui avete iniziato il vostro percorso medico e ragionevolmente di tardare di molti anni o addirittura di evitare l'intervento di sostituzione protesica della vostra articolazione. Purtroppo però, con le metodiche attuali fare un bilancio accurato dei danni cartilaginei della vostra articolazione prima dell'intervento chirurgico non sempre è possibile, per cui capita che la stima delle reali aspettative possa essere fatta solo dopo l'intervento chirurgico quando l'articolazione è stata valutata direttamente e fotografata con l'ausilio delle telecamere dell'artroscopio (dopo l'intervento un Chirurgo della nostra equipe vi mostrerà le fotografie scattate all'interno della vostra anca e vi spiegherà perfettamente cosa ci si può e cosa non ci si può aspettare dall'intervento chirurgico). Nell'ipotesi in cui tutto è andato per il meglio e sarete completamente guariti, le attività che potete svolgere sono le medesime che facevate prima di soffrire di dolori all'anca, quindi anche di ritornare allo sport allo stesso livello di prima. Capita comunque, anche se l'indicazione è corretta, che problemi, seppur in misura ridotta, continuino ad affliggere la vostra anca e questo in genere è dovuto al fatto che spesso un paziente che si sottopone a questo intervento ha dei problemi cartilaginei che a volte, in parte, resteranno nella vostra articolazione.
Ricorda: un Chirurgo ed un paziente troppo entusiasti, in questo caso, sono il binomio perfetto per un cattivo risultato (Dr. Thomas Byrd. SIA Pearo 2013).
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