TRAUMA AD ALTA ENERGIA
Presentiamo il caso di un ragazzo di 30 anni che riportava un trauma contusivo-distorsivo del ginocchio durante il lavoro. Giungeva alla nostra attenzione dopo circa 8 ore dal trauma e il quadro clinico radiografico al suo ingresso era il seguente
Il Paziente non presentava deficit vascolo nervosi ma la cute era tesa. Abbiamo quindi pensato di trattare il caso in due step, il primo con fissazione esterna per trazionare i due segmenti e decomprimere il comparto esterno del ginocchio in attesa che le condizioni cutanee ci potessero permettere di passare al secondo step : la sintesi definitiva.
Il primo step: posizionamento di fissatore esterno a ponte e trazione dei capi articolari.
Abbiamo eseguito una Tac per lo studio e la pianificazione dell'intervento che ha mostrato una grave compromissione della superficie articolare con affondamento e perdita di sostanza ossea della metafisi tibiale.
La pianificazione è stata quella di scegliere un doppio accesso postero-laterale e antero-laterale per aggredire la frattura. L'accesso postero-laterale è servito a sollevare il frammento posteriore e stabilizzarlo con una placca a 'mensola' mentre l'antero-laterale sub-meniscale a sollevare la superficie articolare affondata riempiendo la perdita di sostanza con innesto di osso tricorticale autologo prelevato da cresta iliaca. Eseguita la riduzione, la sintesi è stata realizzata con placca dedicata e viti libere a mensola della superficie articolare. Eseguita la sintesi abbiamo reinserito il menisco esterno alla capsula articolare. Di seguito l'accesso postero-laterale, i passaggi della riduzione durante l'intervento ed il controllo post operatorio.
Ne post operatorio è stato applicato un tutore articolato lungo bloccato a 0°-90° ed è stato concesso un carico di 20 kg con ausilio di stampelle ed ha iniziato le mobilizzazioni passive del ginocchio.
A 6 settimane abbiamo eseguito il controllo radiografico, il ginocchio era asciutto, la flessione libera fino a 90° e scarso il dolore. Abbiamo concesso quindi un carico progressivo e sbloccato il tutore .
Le fratture articolari ed in particolare quelle di ginocchio e anca sono gravate da un'elevata probabilità di degenerazione artrosica dell'articolazione a 5-10 anni. La riduzione deve essere mirata al ripristino anatomico per permettere di ritardare l'evoluzione artrosica.
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