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lesioni dei muscoli ischio crurali

lesione muscolo ischio

Le lesioni dei muscoli ischio crurali (hamstring) si verificano soprattutto negli atleti e sono più frequenti in sport che richiedono scatti rapidi e ripetuti come l’atletica, il basket, il calcio o l’ultimate frisbee , queste lesioni spesso rispondono bene al trattamento conservativo.

Anatomia

 ANATOMIA ISCHIO CRURALI

I muscoli ischio crurali decorrono lungo il margine posteriore della coscia e sono tre

  • Semitendinoso
  • Semimembranoso
  • Bicipite femorale

La loro origine di inserzione è la tuberosità ischiatica , discendono lungo la coscia, passano postero medialmente al ginocchio per inserirsi nella parte superiore della tibia e del perone. Questi muscoli intervengono nell’estensione della gamba e nella flessione del ginocchio.

Le lesioni di questi muscoli possono essere una semplice contrattura, una lesione parziale o una lesione completa.

Le lesioni muscolari vengono classificate in tre gradi dove il primo grado è una la contrattura, lesione che normalmente guarisce facilmente, mentre il terzo grado è una rottura completa che può richiedere mesi per guarire.

La maggior parte delle lesioni muscolari degli ischio crurali, interessa la parte centrale del muscolo o il passaggio mio-tendineo dove le fibre muscolari si congiungono con quelle del tendine.

Le lesioni più gravi sono quelle in cui il tendine si strappa completamente dalla sua inserzione ossea e in alcuni casi il tendine strappa anche un frammento di osso si parlerà quindi  di frattura da avulsione.

Cause

LESIONE ISCHIO CRURALI1 copia

Il sovraccarico è la principale causa di affaticamento muscolare del bicipite femorale e si verifica quando il muscolo è sottoposto ad un allungamento eccessivo o mentre avviene una contrazione forte e improvvisa .

Le tensioni muscolari si possono sviluppare quando il muscolo  allungamento riceve uno stimolo improvviso attraverso un meccanismo chiamato ‘contrazione eccentrica’. La contrazione eccentrica avviene ad esempio durante la fase di sprint; quando la gamba è estesa in fase di spinta il muscolo è in massimo allungamento e riceve una contrazione improvvisa che deve supportare il peso del corpo, il muscolo è vulnerabile e in questo momento potrebbe verificarsi una lesione.

Fattori di rischio

FRISBEE ULTIMATE

Diverse sono le cause che possono portare ad affaticamento muscolare o ad una lesione; le più frequenti sono:

  • Anatomia del muscolo : Il ventre muscolare di un muscolo lungo e stretto è più vulnerabile e necessita di programmi di stretching frequenti per ridurre la probabilità di lesione.
  • Squilibrio muscolare: quando un gruppo muscolare è più forte rispetto al gruppo di muscoli opponente la lesione del primo gruppo è più probabile. Per gli ischio crurali si verifica spesso una condizione di squilibrio con i muscoli anteriori della coscia. Il quadricipite infatti è più potente e durante le fasi di allenamento di corsa veloce gli ischio crurali possono andare incontro ad affaticamento più velocemente del quadricipite e questa fatica porta alla lesione.

Chiunque può soffrire di un risentimento/lesione muscolare ma le categorie più a rischio tendono ad essere

  • Corridori velocisti
  • Ballerini
  • Sportivi scostanti nella pratica fisica
  • Atleti adoloscenti in crescita

Quest’ultima categoria sembra essere più soggetta a lesioni muscolari per il semplice motivo che lo scheletro cresce più velocemente dell’apparato muscolare che quindi si allunga determinando maggior tensione sia nel ventre muscolare ma soprattutto alle inserzioni ossee.

Un salto improvviso o una contrazione rapida può strappare il muscolo o più frequentemente creare una frattura da avulsione del tendine.

Sintomi ed esame fisico

La contrattura/lesione muscolare avviene solitamente durante lo sforzo e quello che si avverte è una fitta dolorosa nella parte posteriore della coscia che costringe l’atleta a fermarsi e può essere avvertita anche durante la semplice camminata.

Altri sintomi includono

  • Gonfiore soprattutto nelle ore successive al trauma
  • Lividi nella parte posteriore della coscia
  • Debolezza e dolore
  • Zoppia
  • Difficoltà nell’estensione del ginocchio.

Il Medico inizierà l’esame fisco chiedendo il meccanismo traumatico e valutando lo stato della coscia, la sua tensione ed eventuale presenza di lividi, la palpazione del muscolo serve per sentire se vi è integrità o interruzione del ventre muscolare.

ESAME ISCHIO 2

Gli esami strumentali che verranno richiesti possono essere:

  • La radiografia: serve a valutare la presenza di avulsione di bratta ossea che può staccarsi insieme al tendine
  • Ecografia: mette in evidenza la discontinuità del muscolo , il versamento attorno alla lesione, la lesione del tendine
  • La RMN: esame molto sensibile e specifico che mette in evidenza in modo preciso la lesione riuscendo a determinarne grado ed entità.
AVULSIONE ISCHIO LESIONE MRI ISCHIO

Trattamento

Il trattamento delle contratture/ lesioni dei muscoli ischio crurali varia a seconda del tipo di lesione, gravità e sede ed in base anche alle richieste funzionali del paziente e dalle sue aspettative.

L’obiettivo di qualsiasi trattamento, che esso sia chirurgico o incruento, è quello di aiutare il paziente a tornare alle proprie attività routinarie o sportive.

Trattamento non chirurgico:

La maggior parte delle lesioni muscolari guariscono molto bene con il semplice trattamento non chirurgico

Trattamento R.I.C.E. : acronimo che indica Riposo, Ice ( ghiaccio), Compressione ed Elevazione dell’arto

  • Riposo: interrompere per un certo periodo di tempo l’attività fisica ed il Medico potrà raccomandare l’uso di stampelle per evitare il pieno carico sull’arto infortunato
  • Ghiaccio: utilizzare impacchi freddi per 20 minuti più volte al giorno. Non applicare il ghiaccio direttamente sulla   pelle poiché può causare ustioni da freddo.
  • Compressione: utilizzare un bendaggio in compressione aiuta a contenere l’ematoma che si può generare dalla lesione muscolare
  • Elevazione: posizionare uno o due cuscini sotto l’arto infortunato quando si è a letto in modo da ridurre il gonfiore .
  • Immobilizzazione: in alcuni casi il Medico vi consiglierà un tutore o una stecca gessata per immobilizzare temporaneamente l’arto infortunato così da metterlo a riposo per ridurre il dolore e il gonfiore.

Fisioterapia

La fisioterapia ha un ruolo importante nella guarigione e nel ripristino della funzionalità muscolare.

Esistono programmi specifici in base alle fasi della guarigione che il fisioterapista vi aiuterà a svolgere per farvi recuperare nel modo migliore elasticità e performance muscolare.

Trattamento chirurgico:

La chirurgia solitamente viene proposta nel caso in cui la lesione del  tendine si verifichi nelle inserzioni ossee dei muscoli la dove il tendine ‘strappa’ una bratta ossea creando quella che viene definita lesione da avulsione ; le avulsioni si verificano più frequentemente nelle inserzioni prossimali ( al bacino) piuttosto che in quelle distali (alla tibia)

In casi molto infrequenti la chirurgia viene proposta anche nelle ampie lesioni che si verificano nel contesto del ventre muscolare.

Procedura chirurgica

Per riparare la lesione da avulsione di un tendine il chirurgo va a reinserire la bratta ossea con il tendine da dove questa si è staccata utilizzando mezzi di fissazione che possono essere viti o ancorette .

La lesione del ventre muscolare invece viene riparata attraverso una sutura della lesione.

Dopo l’intervento chirurgico ci sarà un periodo di non carico sull’arto operato ed in alcuni casi vi sarà consigliato un tutore che protegga dal fallimento chirurgico , tutore che verrà rimosso quando la lesione riparata potrà iniziare ad essere sollecitata dal movimento.

Anche in questo caso come per il trattamento non chirurgico , la fisioterapia riveste un ruolo cardine nella ripresa della funzionalità e nel recupero delle performance muscolari.

I tempi di recupero sono solitamente lunghi, dopo un intervento di reinserzione del tendine prossimale il ritorno all’attività sportiva avviene dopo 6 mesi circa mentre se la lesione è distale i tempi sono più brevi e si torna all’attività fisica dopo circa 3 mesi

Per evitare una ri-rottura del tendine bisogna seguire le tempistiche che il vostro medico e il fisioterapista vi consiglieranno senza voler affrettare i tempi, ricordando che una eventuale ri-rottura del tendine potrebbe causare problematiche muscolari non più risolvibili in modo soddisfacente.

Nuovi sviluppi

I PRP/fattori di crescita sono attualmente in fase di studio e sperimentazione poiché si crede che possano accelerare la guarigione delle lesioni muscolari ( leggi il nostro articolo sui PRP)

In alcuni centri si eseguono infiltrazioni di PRP come trattamento delle lesioni muscolari tuttavia la loro efficacia è ancora in fase di studio.

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